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sabato 19 ottobre 2013

Ed è già scudetto: Roma batte Cannavaro 2-0


La Roma ospita Diego Armando Maradona all'Olimpico e batte 2-0 il Napoli in una delle partite più attese degli ultimi tempi. Otto vittorie consecutive per la squadra di Rudi Garcia, ormai il destino è scritto: scudetto. De Laurentiis, che non si fa mai mancare colpi di bruta "intelligenza", controbatte invitando il Papa al San Paolo: perché tanta blasfemia?


Il big match tra le due formazioni si risolve nel giro di 20 minuti, a cavallo tra primo e secondo tempo. Nei primi 15 la Roma pressa ma crea poco (Gervinho fa rima con Serginho?). Nei restanti 30 il Napoli ha due clamorose occasioni con Pandev e Insigne: la mira del primo è offuscata, il cinismo del secondo è da migliorare. Poi la svolta: escono per infortunio Totti e Britos, entrano Borriello e Cannavaro. La partita dell'ex capitano giustifica le beghe sul suo contratto: al 45' atterra stupidamente Gervinho e concede a Pjanic la meravigliosa punizione dell'1-0 (fortuna per la Roma che Totti fosse uscito…); al 70' – dopo 25 minuti di dominio e il terzo palo della partita colto da Hamsik – frana in area su Borriello. Rigore, esplusione, gol: 2-0. Partita chiusa.


Ormai ci siamo: la Roma è pronta per il quarto tricolore. Lo vincerà con un allenatore tosto che è riuscito a caricare una rosa di grande spessore. Ma soprattutto a spacciare a tifosi e giornalisti per 4-3-3 un blindatissimo 4-5-1. La chiesa è tornata finalmente al centro del villaggio. 

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