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martedì 19 febbraio 2008

Imagine all the people… The U.S. vs. John Lennon


Passionale e toccante il documentario girato da David Leaf e John Scheinfeld, The U.S. vs. John Lennon (U.S.A. contro John Lennon, 2006). Il film oltre ad essere una ricognizione sulla vita di un grande artista, è soprattutto uno spaccato su un periodo storico particolare, gli anni della controcultura, del dissenso, del pacifismo e della protesta non violenta. John Lennon ne diventa simbolo: da membro dei Beatles ad attivista in tutto e per tutto, utilizzando come soli mezzi arte, ironia, cultura. Lennon d’altronde è un uomo che non riesce a dimenticare la propria infanzia (rimasto orfano di padre, abbandonato poi dalla madre), il ribellismo giovanile, la fuga dalla realtà in una rock’n’roll band. Con Paul, George e Ringo raggiunge il successo, scrive canzoni memorabili, diventa più famoso di Gesù (e in America per questa ragione vengono bruciate le icone che lo rappresentano).


Si sente comunque insoddisfatto. Capisce che il mondo sta prendendo una brutta piega e che è il momento di agire. Le intemperanze lo porteranno allo scontro diretto con il governo Nixon. Conseguenza diretta di un pensiero che si trasforma, complici la guerra in Vietnam, la mutata realtà politica, l’incontro con Yoko Ono. Nasce così l’idea del bed-in, pace nella testa e pace nel letto. Iniziano gli incontri con i politici radicali Jerry Rubin, Abbie Hoffman, il leader delle Pantere Nere Bobby Seale, il guru psichedelico John Sinclair, per la cui libertà si adopera in un mega concerto nel 1971. Esperienze queste narrate con stile asciutto e sentito, tramite tantissime testimonianze di prestigio, da Noam Chomsky a Carl Bernstein, da Gore Vidal a Ron Kovic e Walter Kronkite.


Il pregio di Leaf e Scheinfeld è quello di non calcare mai la mano, di non essere patetici o buonisti, perché il rischio di cadere nella retorica peace & love è sempre dietro l’angolo. I due tengono alto il ritmo della narrazione, specie quando indagano sull’infame lotta dell’FBI di Hoover contro gli oppositori, fino all’assassinio sistematico. John Lennon sente pressione, diventa paranoico, viene pedinato, tanto che le sue azioni sono seguite dal senatore Thurmond e dall’assistente di Nixon Halderman. Una situazione insostenibile che sfocia nel decreto di espulsione dagli States, nella successiva dichiarazione di libertà tramite la creazione dello stato di Nutopia e nella lotta per far valere diritti inalienabili, sostenuta dall’avvocato Leon Wildes. Solo quando Nixon sarà rieletto (per poi dimettersi dopo lo scandalo Watergate), John vincerà la sua battaglia e troverà pace. È il giorno del suo compleanno, il giorno in cui nasce Sean. Arriva una nuova vita, un’esistenza serena in famiglia, interrotta bruscamente da uno sparo, il 9 dicembre del 1980. Una drammatica veglia funebre ne celebra il mito e ne rende eterni la figura, il messaggio, le canzoni. Più attuali che mai.

War is over! If you want it.

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