find the path
martedì 25 settembre 2007
FUORI POST (variazioni sul Tema): your path to divinity. I dead eyes di Justin K Broadrick
Occhi. Occhi coperti, occhi analizzati, occhi dall'interno, occhi sbarrati. Occhi morti. Occhi strumento del sogno, mezzo di rielaborazione della realtà. Un tempo i Godflesh celebravano in musica le rovine dello sviluppo industriale. Oggi i Jesu di Justin K Broadrick odorano quasi di rinuncia, di fuga verso un universo fantastico. Un luogo dove la malinconia assume paradossalmente una valenza positiva, in cui diventa uno stato mentale piacevole, da affrontare senza inganni.
Il filmmaker indipendente Michael Cimpher (già autore dell'irriverente The Last Lovers on Earth, 2006) ha colto alla perfezione queste sensazioni e le ha tradotte in immagini nel video di Dead Eyes (ultimo brano dell'ep Silver). La realtà è riflessa in uno schermo desolante, vagano surreali delle schegge di immaginazione. Riproduzioni di una vita solo pensata, per questo più vissuta. Un incubo che prende forma e rende il risveglio gradevole, perché è come se la sconfitta assumesse un sapore meno amaro. La musica dei Jesu amplifica l'inadeguatezza: il loro stile emotivo, tra lo shoegaze, il post metal (??) e l'elettronica, ipnotizza per la pacatezza dei toni, la densità delle atmosfere, l'aria rarefatta che si respira.
Occhi coperti, occhi analizzati, occhi dall’interno, occhi sbarrati. Occhi morti. Occhi per purificare il nostro animo.
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